Innanzitutto ricordiamo che lo scopo con cui è nata tale direttiva è stato quello di ridefinire delle procedure per favorire, con un approccio molto flessibile alla gestione del rischio, la definizione delle migliori misure di prevenzione e protezione in relazione alla vulnerabilità di ciascun evento. La peculiarità di questa direttiva, deriva dal fatto che si applica a tutti gli eventi all’aperto, che siano soggetti a commissione pubblico spettacolo, oppure no.
Cosa tenere in considerazione nella valutazione dei rischi
Gli aspetti da tenere in considerazione per poter effettuare una valutazione dei rischi e di conseguenza prevedere misure di prevenzione, protezione e di emergenza utili ad ogni evento sono:
- la tipologia dell’evento da organizzare;
- i luoghi in cui si svolgerà;
- il numero stimato dei partecipanti;
- le tipologia delle attività che verranno promosse all’interno dell’evento;
- la stima delle condizioni meteo;
- l’interferenza tra più manifestazioni nella zona, o la limitazione di alcune vie di transito o aree potenzialmente utili per la gestione delle emergenze.
Da tenere ben presente in fase di studio preliminare, è la diversità di approccio valutativo tra un evento che viene organizzato in spazi aperti e accessibili a tutti e un evento che avviene in un locale chiuso; quest’ultimo, dovrà sottostare a regole derivanti dal piano di emergenza, dal certificato di prevenzione incendi, dall’affollamento massimo previsto dei locali, dalla destinazione d’uso dei locali stessi, ecc…